La divina dittatura

Fabrizio Mastrofini, Ratzinger per non credentiIl mondo è cambiato. Da questa affermazione, banale e proprio per questo fondamentale, parte Fabrizio Mastrofini nella sua analisi del papato di Benedetto XVI: il mondo è cambiato e il Papa si trova a dover affrontare una nuova evangelizzazione.
Il titolo del libro, Ratzinger per non credenti, si riferisce appunto a questa importante sfida: la necessità del dialogo con i non credenti.

L’impressione che si coglie, o meglio che io ho colto, dalla lettura di questo interessante e ben scritto saggio, è che Joseph Ratzinger non sia assolutamente in grado di raccogliere questa sfida.
La finestra che si affaccia in piazza San Pietro, «simbolo dell’apertura del pontificato al mondo», assume le forme della centrale di una polizia segreta di una qualche dittatura prossima alla fine. Continua a leggere “La divina dittatura”

Non è garantita in modo automatico

Il libro di Fabrizio Mastrofini Ratzinger per non credenti (Laterza 2007) è, per chi non ha la pazienza e la costanza di Malvino, una interessante fonte di citazioni papali.

Due passaggi di una intervista realizzata il 5 agosto 2006 per Radio Vaticana1
sono indubbiamente degni di nota:

Vale quindi anche per il cristianesimo, considerato come una delle realtà vissute dall’uomo, la legge della imperfezione e della minaccia. La sua influenza politica positiva non è garantita in modo automatico. Questa promessa non gli è stata proprio fatta e gli uomini di Chiesa, nelle loro attività politiche, non dovrebbero mai dimenticarlo.
(cit. a p. 25)

In altre parole: anche i papi possono sbagliare.
La seconda citazione vuole essere una esemplificazione della prima:

Ma se si diffonde solo know-how, se si insegna solo come si costruiscono e usano le macchine, e come si impiegano i mezzi di contraccezione, allora non bisogna poi meravigliarsi che alla fine ci si ritrovi con le guerre e con le epidemie di Aids.
(cit. a p. 21)

Certo, se con “mezzi di contraccezione” si intende l’astinenza, le epidemie di Aids non sorprendono.

  1. come riporta Mastrofini: «RadioGiornale», edizione delle 14 sul sito www.radiovaticana.org []

Revisore dove sei

Tutti possono sbagliare: anche ai migliori può sfuggire un’espressione infelice. Per questo esistono i revisori: persone che leggono il testo e segnalano eventuali problemi.
Purtroppo, nessuno ha segnalato a Fabrizio Mastrofini questo curioso passaggio nel suo Ratzinger per non credenti (Laterza 2007):

Un nome [Benedetto XVI] che ha un doppio significato: si riferisce a san Benedetto patrono d’Europa […] e al predecessore Benedetto XV, il papa della pace e della condanna della prima guerra mondiale. Con il suo battagliero predecessore condivide il desiderio di difendere l’integrità della fede […].
(p. 15)

Per quanto, almeno in tempi recenti, le battaglie dei papa siano esclusivamente spirituali e culturali, io avrei segnalato come inopportuno quel “battagliero predecessore” riferito a quello che nella frase precedente si è definito “papa della pace”. Questione di gusti, indubbiamente.